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Al Direttore della Direzione Generale del Personale Dr G.Sparacia Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra Al Vice Capo del DAP Dott. Emilio di Somma Al Signor Provveditore A.P. Puglia Alla Direzione della Casa Circondariale di Trani All'Ufficio per le Relazioni Sindacali DAP Dott.ssa Pierina Conte Alla Segreteria Regionale FP bari
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Prot.n. CS347/2004 del 26.10.2004 |
Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria Trani | |
Assegnazione di un Ispettore presso la C.C. di Trani con funzioni di Comandante di Reparto.-
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Egregio Direttore,
con fono n. 3.G/Compl. dello scorso 7 ottobre, la Direzione Generale del Personale e della Formazione del DAP ha diramato sul territorio nazionale un interpello, tra il personale appartenente al ruolo degli ispettori del Corpo di Polizia penitenziaria, per acquisire la disponibilità a ricoprire la funzione di Comandante del reparto della Casa circondariale di Trani, precisando che la “comunicazione esula dalle ordinarie procedure d’interpello per il trasferimento a domanda ed è predisposta a titolo conoscitivo”. Si tratta, dunque, del secondo interpello avviato dal DAP nell’arco di un anno e mezzo sull’istituto in questione. Evidentemente non si riesce, o forse non si vuole, a giudizio della scrivente, trovare una soluzione definitiva. Perché la soluzione, come si suole dire in questi casi, è concretamente a portata di mano, ed è rappresentata dal risultato ottenuto dall’Amministrazione con il precedente interpello nazionale, che ha visto l’ispettore superiore Michele Casamassima, già in servizio presso quell’istituto, con anche compiti di Comandante del reparto pro tempore, giungere 1° nella graduatoria finale. Se, in proposito, gli atti emanati da codesta Amministrazione hanno ancora un senso e una finalità, all’esito della procedura amministrativa avviata era logico attendersi il conferimento ufficiale della nomina a Comandante del reparto della Casa Circondariale di Trani all’ispettore superiore Michele Casamassima. Così, invece, non è stato, e ancora non abbiamo capito quali recondite, autorevoli motivazioni abbiano impedito alla Direzione Generale del Personale di formalizzare l’incarico. E’ indubbiamente, almeno giudizio della Fp Cgil, una vicenda dai tratti oscuri che non può più essere elusa da codesta Direzione generale, tanto meno delegata alle articolazioni periferiche dell’Amministrazione penitenziaria. Ciò posto, sull’esigenza prospettata, la scrivente O.S. La invita a tener in debita considerazione:
a) il risultato ottenuto con il precedente interpello; b) la rinnovata disponibilità dell’ispettore superiore Michele Casamassima ad assumere le funzioni di Comandante del Reparto della Casa circondariale di Trani; c) la sua manifestata volontà di recedere, in caso di conferimento del mandato, dall’incarico di dirigente sindacale della scrivente O.S.; d) la sua acclarata esperienza nel comando, già maturata con i ripetuti incarichi pro tempore assegnati anche nel recente passato, tale da consentirgli un’efficace e responsabile gestione delle risorse umane disponibili; e) la stima incondizionata e assolutamente meritata di cui il medesimo gode tra il personale di Polizia penitenziaria, la correttezza nell’agire quotidiano, nel rapporto con le persone, con la locale direzione, elementi indispensabili per creare un clima lavorativo finalmente sereno; f) il notevole gravame economico assunto da codesta Amministrazione con l’eventuale collocazione in loco di un altro ispettore, ivi trasferito d’ufficio; g) le eventuali difficoltà incontrate dall’ambiente nel doversi nuovamente approcciare ad un altro comando, oltretutto esterno; h) l’istituto di Trani, come dalla nota informativa fatta pervenire alla Fp Cgil dall’Ufficio del Capo del DAP nel c.a., non è sede prevista per le assegnazioni dei neo Commissari.
Siamo certi che comprenderà appieno la delicatezza della questione, la sua intrinseca rilevanza, la necessità di fissare un corretto sistema di regole condivise, essenziali per rilanciare, in un clima diverso, l’attività istituzionale in loco, ma anche per riaffermare con convinzione l’esigenza di creare le migliori condizioni lavorative possibili, nelle quali la tutela dei diritti dei lavoratori diventi condizione imprendiscibile, piuttosto che una mera appendice. Viceversa sarà solo l’ennesima occasione perduta. Nel qual caso, è appena il caso di evidenziarlo, la Fp Cgil sarà costretta a tutelare i diritti del proprio rappresentato nelle sedi opportune. Cordiali saluti.
p. la Fp Cgil Nazionale Polizia penitenziaria Francesco Quinti
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