Alle Segreterie regionali e territoriali FP

Prot.n. CS326/2004 

del  11.10.2004

COMUNICATO

RIORDINO DELLE CARRIERE DEL PERSONALE DELLE FORZE DI POLIZIA

Sindacati e Cocer contestano le linee guida presentate le scorse settimane.-

Le scriventi organizzazioni sindacali e rappresentanze militari delle Forze di Polizia, esprimono la loro ferma contrarietà nei confronti di un progetto di riordino che:

a)     sia assolutamente parziale e non lasci intravedere alcuna riforma complessiva delle funzioni e delle professionalità degli operatori delle Forze di Polizia;

b)    non elimini le tante ed ingiustificate disparità di trattamento a legislazione vigente;

c)     non proponga un modello di sviluppo ordinamentale in grado di assecondare i necessari processi di modernizzazione delle Forze di Polizia;

d)    non tenga in alcuna considerazione le complessive aspirazioni del personale, limitandosi a prevedere la creazione di un ruolo unico esecutivo e poco altro.

E’ invece di tutta evidenza l’importanza strategica di un progetto di riordino delle carriere che faccia perno:

1)    sulla specificità delle funzioni esercitate dal personale di ogni singola Forza di Polizia;

2)    sul riconoscimento delle professionalità maturate;

3)    sulla necessità di eliminare vecchie e nuove disparità di trattamento;

4)    su uno sviluppo complessivo e duraturo delle carriere che contribuisca a disegnare una organizzazione interna più efficiente, in cui vi sia un rapporto chiaro e diretto tra gradi/ruoli e funzioni e, quindi, anche più funzionale alle esigenze dei cittadini;

5)    su una più adeguata qualificazione e professionalizzazione del personale.

Per tutte queste ragioni, nel respingere l’ipotesi di un “riordino” certamente destinato a non risolvere le palesi problematiche esistenti, Le scriventi organizzazioni sindacali e rappresentanze militari delle Forze di Polizia invitano il Governo ad un più serrato confronto su un tema tanto delicato, che vada nella direzione di una non più rinviabile modernizzazione degli apparati delle Forze dell’Ordine e di una definitiva soluzione dei problemi ordinamentali che i pur numerosi, frammentari e precedenti “riordini” – ai quali, purtroppo, quest’ultimo sembra aggiungersi – hanno lasciato sul tappeto.

Roma, 8 ottobre 2004