Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra

 Al Vice Capo del DAP Dott. Emilio di Somma

Al Direttore della Direzione Generale del Personale Dr G. Sparacia 

Al Signor Provveditore A.P. Abruzzo e Molise Dr. Aldo Fabozzi

Al Signor Direttore della Casa Circondariale P e s c a r a

Alla Segreteria regionale FP Abruzzo

 

Prot.n. CS322/200

del  6.10.2004

Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria Abruzzo

 

Casa Circondariale di Pescara.-

 

                                                       

 

Signor Presidente,

 

 le gravi e più volte evidenziate problematiche funzionali, strutturali e organizzative esistenti presso la Casa circondariale di Pescara, rendono indispensabile, a giudizio della Fp Cgil, un urgente e indifferibile intervento da parte del DAP.

In quell’istituto, oltre ai noti problemi, sussiste oramai da troppo tempo una grave insufficienza di personale di Polizia penitenziaria che ostacola una corretta organizzazione del lavoro, che non consente la copertura minima dei  posti di servizio, con evidenti nefaste ripercussioni sulla sicurezza interna ed esterna del carcere, che determina soprattutto la rinuncia dei diritti fondamentali dei lavoratori previsti dai contratti collettivi nazionali di I° e II° livello.

Solo con grandissima fatica, e con quel grande spirito di sacrificio e abnegazione che da sempre caratterizza l’operato dei poliziotti penitenziari, oggi è ancora possibile garantire i servizi essenziali e lo svolgimento delle normali attività trattamentali.

Una situazione realmente drammatica, assolutamente inaccettabile, che sta generando grande malcontento e forte disagio tra il personale, stanco di essere costretto a rinunciare ai riposi settimanali, alle ferie, alla propria vita privata, continuamente sottoposto a pesantissimi carichi di lavoro, anche straordinario, che ne pregiudicano finanche la salute.

La Fp Cgil sulla questione La invita a non sottovalutare gli effetti prodotti dal sostanziale disimpegno dell’Amministrazione centrale e la esorta a far disporre un urgente piano di interventi in grado di soddisfare le esigenze appena prospettate.

La più urgente delle quali è, in questo particolare momento di difficoltà, l’assegnazione in via definitiva di un direttore, accompagnato da un congruo numero di poliziotti penitenziari, se del caso anche distaccati temporaneamente, che consenta di alleggerire l’imponente carico di lavoro individuale e, soprattutto, garantire il soddisfacimento dei diritti del personale.

L’eventuale assenza di interventi, però, è appena il caso di sottolinearlo, costringerà questa O.S. a ricorrere all’utilizzo di tutti gli strumenti di lotta necessari a tutelare i diritti e la dignità dei lavoratori interessati, che per altro hanno già dichiarato lo stato di agitazione.

Si resta in attesa di riscontro.

Cordiali saluti.

  

 

                                                             p. la FP CGIL Nazionale

                                                                Polizia Penitenziaria

                                                                  Francesco QUINTI