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Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra Al Vice Capo del DAP Dott. Emilio di Somma Al Direttore della Direzione Generale del Personale Dr G. Sparacia Al Signor Provveditore A.P. Abruzzo e Molise Al Signor Direttore della C.C. Lanciano Alla Segreteria regionale FP Abruzzo
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Prot.n. CS302/2004 del 28.09.2004 |
Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria Lanciano | |
Casa Circondariale di Lanciano.-
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Signor Presidente,
la Fp Cgil ha più volte evidenziato al DAP la difficile condizione patita dalla Casa circondariale di Lanciano, purtroppo senza alcun esito tangibile. Le denuncie sulla forte carenza di personale, sull’assenza di un dirigente stabilmente assegnato, vera priorità a giudizio della Fp Cgil, sulla mancanza di direttive chiare e univoche, sul mancato rientro in sede del personale distaccato in altre realtà e/o servizi penitenziari, sull’assenza di un adeguato sistema organizzativo, sembrano cadute tutte ed indistintamente nel vuoto. Nel frattempo, però, continuano a giungere preoccupanti segnalazioni da quella sede. Sulla vicenda, a giudizio della Fp Cgil, è giunto il momento che il DAP assuma le proprie responsabilità. Non è ulteriormente accettabile l’atteggiamento dilatorio ed oltremodo distaccato evidenziato fin qui, lesivo della dignità e dei diritti del personale in servizio presso quell’istituto. La Fp Cgil, quindi, ribadendo quanto assunto con la nota CS195/2004, datata 14 giugno 2004 e, nelle more di una possibile e realizzabile soluzione dedicata, individua nella promulgazione di un apposito interpello nazionale diretto al personale di Polizia penitenziaria e del Comparto Ministeri interessato a raggiungere l’istituto di Lanciano, con provvedimento di missione temporanea, con o senza oneri a carico dell’Amministrazione, ovvero anche in posizione di distacco e/o trasferimento, la soluzione percorribile nell’immediato per tentare di alleviare la grave condizione sofferta da quella realtà. Al DAP la responsabilità di recepire o meno le indicazioni offerte da questa O.S.. Alla Fp Cgil quella di valutare attentamente le ricadute innescate dall’eventuale reiterata assenza di interventi, che ovviamente la costringerebbero ad attivare tutte le iniziative di lotta ritenute necessarie per salvaguardare i diritti e la dignità dei lavoratori in servizio presso l’istituto di Lanciano. Cordiali saluti.
p. la FP CGIL Nazionale Polizia Penitenziaria Francesco QUINTI
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