Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra

 Al Vice Capo del DAP Dott. Emilio di Somma

Al Direttore della Direzione Generale del Personale Dr G. Sparacia 

Alle Segreterie regionali e territoriali FP

 

Prot.n. CS254/200

del  4.08.2004

Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria

 

Revoca Distacco - art. 7 DPR 254/99.-

 

 

Egregio Presidente,

 

siamo nuovamente costretti ad intervenire per segnalarLe un episodio che risulta, a giudizio della scrivente O.S., apparentemente lesivo degli interessi del personale di Polizia penitenziaria.

La Fp Cgil, infatti, è stata informata che la Direzione Generale del Personale il 16 luglio u.s. ha improvvisamente revocato un provvedimento temporaneo di proroga di distacco già concesso ad un lavoratore dipendente dalla Casa Circondariale di Avezzano e destinato alla Casa Circondariale Nuovo Complesso di Roma Rebibbia.

Le assegnazioni temporanee, com’è noto, vengono disposte o prorogate dall’Amministrazione esclusivamente in presenza di gravissimi motivi di carattere familiare o personale, ovviamente se adeguatamente sopportate da idonea documentazione.

Da ciò si desume, che per revocare una tale disposizione la Direzione Generale del Personale avrebbe dovuto apprendere di una variazione nelle “gravissime motivazioni personali o familiari” recentemente addotte dal dipendente con l’istanza di proroga del distacco, oppure che le stesse fossero improvvisamente cessate.

In ambedue i casi, l’improvvisa interruzione del provvedimento avrebbe trovato piena e legittima attuazione qualora l’interessato avesse prontamente comunicato all’Amministrazione centrale il venir meno delle condizioni che avevano favorito l’emissione del provvedimento di distacco.

Nel caso in argomento, però, diversamente da quanto previsto dalla normativa vigente, la revoca apportata sembra sia stata disposta unicamente sulla base di una generica richiesta di rientro in sede fatta pervenire al D.A.P. dalla direzione dell’istituto d’appartenenza del lavoratore.

A tal proposito la Fp Cgil desidererebbe conoscere, con cortese massima urgenza, se il provvedimento adottato sia il frutto di un’attenta e scrupolosa “rivalutazione” dei presupposti che avevano originato la concessione della proroga del distacco, sulla base della documentazione eventualmente pervenuta all’ufficio preposto, ovvero se invece non sia, ed in questo caso sarebbe davvero incomprensibile oltre che inaccettabile, un’ingiustizia consumata ai danni di un lavoratore del Corpo di Polizia penitenziaria.

La Fp Cgil ritiene perfino superfluo evidenziarLe l’importanza che costituisce la legittima applicazione dell’art. 7 del D.P.R. 254/99 per tutti gli operatori interessati che, costretti dalle circostanze, sono costretti a farvi ricorso.

Sulla questione restiamo in attesa di opportune spiegazioni.

Qualora, però, queste tardassero ad arrivare o, peggio, non giungessero affatto, la Fp Cgil Le preannuncia sin d’ora l’avvio di tutte le iniziative ritenute necessarie a ripristinare l’esatta osservanza della norma.

Con l’occasione, poi, avuto riguardo alla nota n. 0265646-2004, con cui la Direzione Generale del Personale ha trasmesso a tutte le OO.SS. l’elenco delle assegnazioni degli agenti ausiliari di Polizia penitenziaria che hanno terminato il 79° corso di formazione presso la Scuola di Monastir, la Fp Cgil ha ricevuto notizia che l’elenco sarebbe privo di alcuni nominativi e relative sedi di destinazione, pare almeno 3.

Nel caso in cui l’informazione ricevuta si rivelasse corretta, la scrivente O.S. gradirebbe conoscere le ragioni che hanno indotto la Direzione Generale del Personale ad escludere quei nominativi, e le sedi d’assegnazione, dalla lista diffusa.

Distinti saluti.

 

 

                                                             p. la  FP CGIL Nazionale

                                                              Polizia  Penitenziaria

                                                               Corrado Verrecchia