Prot.n. CS239/200

del  19.07.2004

Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra

 

Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto

 

   

            Egregio Presidente

 

            La Fp Cgil da tempo ormai denuncia l’insostenibile situazione determinatasi sul versante dell’assistenza sanitaria in carcere.

            Vi sono su questo tema due precisi livelli di responsabilità: quello politico, riconducibile, sia al tentativo controriformista di negare i processi di  trasformazione di questo settore sia ai continui disinvestimenti economici operati sui servizi di assistenza sanitaria  e quello istituzionale, teso ad accompagnare queste attività di destrutturazione con iniziative adeguate a quei nefasti obiettivi, come quella che emerge, ad esempio, dall’idea di aprire, in Calabria, un fantomatico Ospedale per malati psichiatrici le cui caratteristiche sono ancora sconosciute.

            Mentre succede tutto questo, però, con sempre maggiore difficoltà l’istituzione carceraria riesce a garantire livelli dignitosi di assistenza. In generale in tutti gli istituti penitenziari è da tempo scoppiata una vera emergenza sanitaria, appena mitigata da interventi di solidarietà di alcune regioni le quali, in maniera disorganica rispetto alle esigenze complessive del sistema, offrono aiuti economici e strutturali senza, però, rivendicare alcun punto di responsabilità.

            E’ in questo quadro che si inserisce la vicenda dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Messina.

            Da quella realtà arriva un grido di allarme: gli 825.956 Euro stanziati sul capitolo di bilancio 1764, quello cioè che attiene alla spesa sanitaria, si esauriranno entro questo mese.

            Dal mese di Agosto non sarà più possibile garantire il servizio psichiatrico e neurologico, i farmaci e i parafarmaci ed i servizi specialistici generali.

            Dal  mese di Agosto dovranno essere ridimensionati i servizi infermieristici attraverso una forte riduzione del personale soprattutto nei turni serali e notturni ed il servizio SIAS verrà affidato, in parte, alla guardia medica esterna, quella cioè alla quale è affidata l’intera comunità cittadina.

            Ora, se una situazione di questo tipo provocherebbe veri drammi in qualsiasi  struttura sanitaria, in un Ospedale Psichiatrico Giudiziario l’effetto potrebbe essere ancora più dirompente: negare farmaci neurolettici o il servizio di psichiatria e neurologia in una nosocomio come quello significa, di fatto, negare il diritto inviolabile alla tutela della salute.

            Se a cittadini privati della libertà personale ed oltretutto in condizioni sanitarie già oggettivamente problematiche si negano trattamenti che prevedono antiepilettici, barbiturici, ipnoinducenti e si rendono inaccessibili finanche le prestazioni di radiologia, odontoiatria, cardiologia, infettivologia si stanno determinando delle condizioni inaccettabili in qualsiasi contesto civile.

            Se, poi, a ciò si aggiunge anche l’impossibilità di garantire adeguati mezzi di protezione per il personale ( guanti, mascherine ecc) e per i presidi (deflussori, siringhe ecc) il quadro è più che drammatico.

            Appartiene a Lei, a giudizio della Fp Cgil, intanto verificare immediatamente se  gli stanziamenti economici sul capitolo di bilancio 1764 esercizio finanziario 2004 siano esauriti e, in questo caso, attivarsi personalmente per  una nuova urgente destinazione di risorse aggiuntive idonee a scongiurare il determinarsi di una situazione sulla quale lampanti saranno le responsabilità.

            Distinti saluti. 

 

           

 

                                                                                                          p. la Fp Cgil Nazionale

                                                                                                                 Fabrizio Rossetti