Alle Segreterie regionali FP

Alle Segreterie territoriali FP

 

Prot.n. CS199/200

del  15.06.2004

Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria

 

CONTRATTO FF.PP. : LA FP CGIL NON FIRMA LA PREINTESA

IL PEGGIORE CONTRATTO DEGLI ULTIMI ANNI!

 

 

Invece di appurare concretamente il segno di quella grande attenzione che il Governo sostiene di avere nei confronti del Comparto Sicurezza e dei Poliziotti penitenziari, ci siamo trovati di fronte ad un’ipotesi di contratto assolutamente inadeguata, che non solo non recepisce le nostre rivendicazioni ma addirittura non riesce neanche a difendere gli stipendi degli operatori dall’inflazione!

 

L’aumento mensile lordo pro-capite stabilito per il rinnovo del contratto biennio 2004/2005, comprensivo anche dei trattamenti accessori che non tutti percepiranno è, infatti, nettamente al di sotto del tasso di inflazione reale. Persino al di sotto del tasso che lo stesso Governo prevede nei suoi atti pubblici, come la trimestrale di cassa di quest’anno.

 

Lo spostamento sulle voci stipendiali dell’80% delle risorse destinate ai trattamenti accessori, che la Fp Cgil ha chiesto per limitare i danni sul potere d’acquisto degli stipendi, non rende comunque accettabile la proposta del Governo.

Per questo:

 

·        consideriamo grave la decisione del Governo di forzare la chiusura della trattativa, senza reperire la benché minima risorsa aggiuntiva per il contratto del comparto sicurezza;

·        grave considerare quei 47 euro netti al mese di aumento come adeguati all’impegno degli operatori di Polizia;

·        grave far finta di non sapere che l’ennesimo congelamento economico dell’ora di straordinario finirà per far pagare il lavoro straordinario meno dell’ora di servizio ordinario, in violazione di qualsiasi principio di tutela del lavoro più disagiato;

·        grave non valutare che il congelamento di tutte le indennità, con la sola eccezione del turno festivo, determinerà un ulteriore danno agli operatori, specie quelli della Polizia penitenziaria, a causa dell’inflazione che ridurrà il valore dei trattamenti percepiti, proprio mentre continuano ad aumentare i carichi di lavoro;

·        grave non riconoscere il recupero delle somme indebitamente sottratte al fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali della Polizia penitenziaria (- 50 euro procapite).

 

Queste sono le ragioni che hanno indotto la FP CGIL a non firmare una preintesa che oltretutto:

 

a)                              non riconosce agli operatori del Comparto la specificità e la dignità delle funzioni svolte;

 

b)                             non contiene neanche l’indicazione degli impegni che il Governo intende assumere sui versanti delle carriere, della previdenza integrativa, dei buoni pasto e della politica e degli alloggi, rendendola così una semplice e inaccettabile operazione elettorale.

 

Solo per doverosa notizia vi informiamo che oltre alla FP CGIL, CISL FPS e UIL PA della Polizia penitenziaria, anche il SILP per la CGIL e la UILPS della Polizia di Stato, CGIL - CISL e UIL forestali non hanno sottoscritto la preintesa. E anche i Cocer di Aeronautica, Esercito e Marina non hanno firmato.   

 

Come spesso accade in questi casi, poi, c’è chi preferisce assecondare le esigenze politiche e presenta contemporaneamente gli incrementi già previsti dal decreto sui parametri di un anno fa, nel goffo tentativo di nascondere l’esiguità degli aumenti contrattuali.

 

La Fp Cgil preferisce continuare nella sua trasparente attività, con l’obiettivo di spingere il Governo a riconoscere ai poliziotti penitenziari trattamenti economici che difendano realmente il potere d’acquisto degli stipendi, oggi fortemente erosi.

       

        Fraterni saluti

 

 

 

                                                               p. la Fp Cgil Nazionale

                                                                 Polizia penitenziaria

                                                                               Francesco Quinti