Alla Segreterie regionali e territoriali FP

 

Prot.n. CS190/200

del  10.06.2004

Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria

 

Rinnovo contratto FF.PP. biennio economico 2004/2005.-

Chiuso il sipario sulla commedia!

 

                                                                          

 

Care/i Compagne/i,

 

 in data odierna si è consumata la farsa: per la prima volta da quando il Corpo di Polizia penitenziaria è sindacalizzato il Governo ha ottenuto dalle solite OO.SS., anche della Polizia penitenziaria, la firma su una pre-intesa dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del contatto economico 2004/2005.

Non una firma sull’ipotesi di accordo, quindi, da recepire con D.P.R., ma una adesione totale e incondizionata ad una operazione politica che, a giudizio della FP CGIL, a prescindere dal merito della trattativa, nasconde l’esigenza prioritaria del Governo di strappare, seppure in assenza della necessaria condivisione, un risultato spendibile per rafforzare la sua campagna elettorale in vista delle prossime elezioni europee!

Ma è anche un risultato di cui proprio quelle OO.SS. autonome, apolitiche, apartitiche, non certo Cgil-Cisl e Uil, che coerentemente alle loro rivendicazioni non hanno sottoscritto la pre-intesa, non potranno né dovranno andar fiere:

 

Ø      per l’esiguità degli stanziamenti accordati dal Governo per il nuovo contratto agli operatori del Comparto Sicurezza con la legge finanziaria 2004, circa 79 euro lordi al mese a regime ( circa 47 euro netti), a fronte di una richiesta complessiva che almeno per Cgil-Cisl e Uil si attestava, come per il pubblico impiego, all’8%;

Ø      per l’assoluta indisponibilità a ricercare somme aggiuntive da attribuire al recupero del differenziale inflattivo per il biennio 2002/2003, che di fatto ha eroso fortemente i salari dei poliziotti penitenziari;

Ø      per la feroce opposizione alla richiesta di recupero delle somme indebitamente sottratte (- 50 euro procapite) al fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali dei poliziotti penitenziari consumatasi con l’ipotesi di accordo sul recupero inflattivo dello 0’99% che tutte le OO.SS., quindi anche quelle che oggi sbandierano fiere il risultato conseguito,  non hanno sottoscritto abbandonando il tavolo di confronto;

                 Ø      per la dispotica scelta di non riconoscere agli operatori penitenziari, che più di altri, purtroppo,   sono         costretti a farne uso, l’adeguamento dei compensi stabiliti per il lavoro straordinario, immobile da almeno due contratti;

Ø      per l’assenza delle preventive dichiarazioni di impegno richieste e non sottoscritte dal Governo, assunte - non più tardi di ieri - con l’annuncio della prossima presentazione del disegno di legge delega sul riordino delle carriere del personale appartenente alle Forze di Polizia;

Ø      per la scelta perpetrata ancora una volta ai danni dei poliziotti penitenziari, con la ripartizione delle somme destinate al fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali, rispetto alle quali percepiranno a regime circa 252 euro lordi, per gli anni 2004 e 2005,  mentre ai Carabinieri sono stati riconosciuti procapite circa 287 euro lordi,  agli appartenenti alla Guardia di Finanza circa 256 euro lordi, agli appartenenti alla Polizia di Stato circa 256 euro lordi, ai Forestali circa 257 euro lordi.

 

Dati certi, ufficiali e incontrovertibili che non sono certo frutto di mistificazione, come talvolta invece usano fare i soliti noti per giustificare incomprensibili scelte realizzate al tavolo contrattuale, introducendo finanche luoghi comuni come “meglio pochi maledetti e subito” (su questo conveniamo: l’unica cosa vera è che sono pochi), ma il risultato di una trattativa bloccata, ferma sulle irremovibili e immodificabili posizioni ferocemente mantenute dalla compagine governativa, a cui interessava esclusivamente chiudere la discussione prima della prossima scadenza elettorale.

Vi invitiamo, quindi, a diffondere e spiegare con la massima precisione ai lavoratori, iscritti e non, il contenuto del presente comunicato, avendo cura di spiegare ai soliti refrattari che accettano di farsi fuorviare dalla improbabile sussistenza di cifre spropositate assolutamente inesistenti, per partito preso o per altre ragioni evidentemente non di merito,  che queste rappresentano il pretesto per giustificare un’operazione che riteniamo estremamente sconveniente per i loro interessi. Chi ha sottoscritto quella pre-intesa dovrebbe spiegare, a giudizio della Fp Cgil, perché ha abbandonato le rivendicazioni avanzate unitariamente al tavolo contrattuale sul recupero dei 50 euro dei poliziotti penitenziari per accettare misere somme.

I poliziotti abbiano la pazienza di leggere l’accordo, se lo facciano consegnare e agiscano sui conteggi, e si accorgeranno che i soldi che intascheranno sono quelli che la Fp Cgil illustra. Tutto il resto sono chiacchiere!

No alle solita propaganda di basso legnaggio, si alla verità!

Fraterni saluti.

 

                                                                 

         p. la Fp Cgil Nazionale

                                                                                       Polizia penitenziaria

                                                                                         Francesco Quinti