Al Presidente Conferenza
regioni
Dr. Vasco Errani
Ai presidenti delle Regioni
Al Coordinatore degli Assessori
regionali alla Sanità
Dr. Enrico Rossi
Agli Assessori regionali alla salute
Le scriventi Organizzazioni Sindacali
dopo mesi di inutili richieste rivolte alla SS.LL. di affrontare
seriamente la grave situazione venutasi a creare nel settore della sanità
privata ritengono che sia arrivato il momento di trarre le dovute
conclusioni ed assumere le iniziative conseguenti.
La nostra insistenza nel porre il problema è comprensibile alla luce degli
interessi fondamentali dei lavoratori e dei cittadini che in questa
vicenda vengono coinvolti e calpestati; ciò che non si comprende è
l’inerzia con la quale le SS.LL. consentono agli erogatori privati delle
prestazioni sanitarie di muoversi impunemente in spregio alle regole
vigenti nel settore.
Così la situazione è sistematicamente
degenerata, per arrivare all’arrogante rifiuto di Aiop, Aris, FDG di
rinnovare il contratto di lavoro agli operatori della sanità privata -
scaduto ormai da 31 mesi - senza che nessuna delle SS.LL. abbia intrapreso
le conseguenti verifiche sul rispetto dei requisiti richiesti per
l’accreditamento delle strutture.
Ed è vergognoso che in numerose Regioni, dove già sono state aggiornate le
tariffe, tutto ciò si traduca in un indebito aumento dei profitti delle
parti datoriali realizzato a spese del denaro pubblico, a scapito dei
cittadini – ai quali si cerca magari di imporre nuovi balzelli- e
sfruttando il lavoro degli operatori della sanità privata.
Per quanto ci riguarda è finito il tempo delle dichiarazioni di buona
volontà, delle generiche prese di impegno alle quali finora si sono
limitate le SS.LL. e che, di fronte alla realtà dei fatti stanno assumendo
il sapore della beffa.
Questo è il momento di assumere decisioni che mettano fine agli abusi e
allo sperpero del denaro pubblico.
Se il prezzo per avere le prestazioni dagli erogatori privati è quello di
garantire loro non solo le commesse ma anche il profitto, riteniamo sia
doveroso da parte delle SS.LL. riacquisirle all’interno del sistema
pubblico, revocando gli accreditamenti concessi e procedendo alla
assunzione del personale che opera nelle strutture e che, peraltro, è già
di fatto a carico delle risorse del Fondo Sanitario Regionale.
È ormai l’unico percorso praticabile, se si hanno come obiettivo gli
interessi dei cittadini, la salvaguardia del sistema Sanitario Nazionale e
la tutela dei diritti dei lavoratori.
Per quanto ci riguarda lo sono sicuramente e siamo pronti, per
perseguirli, ad aprire una vertenza senza precedenti.
Sta alle SS.LL. decidere se potremo combatterla contando sulla Loro
alleanza o se, purtroppo, dovremo considerarLe come avversarie alla
stregua di AIOP, ARIS, FDG.