"La devolution approvata ieri in Parlamento è l'ultimo atto di un governo che a chiacchiere ha sempre detto di sostenere i territori e, nei fatti, ha sempre agito per drenare risorse al sistema delle autonomie locali. Accostare la devolution al federalismo è un'operazione demagogica e disonesta sotto il profilo intellettuale.

Per federalismo, infatti, si intende lo spostamento di competenze dallo Stato ai livelli istituzionali più vicini ai cittadini, al fine di leggere i loro bisogni e di dare loro risposte adeguate all'interno di un sistema di regole e di diritti di carattere universale. La devolution proposta dal governo, invece, è esattamente il contrario: competizione territoriale su un insieme di diritti di carattere universale come sicurezza, istruzione e sanità.

Se a ciò si aggiunge una Finanziaria da "macelleria sociale " che prevede consistenti tagli agli enti locali, a discapito del livello dei servizi erogati sinora ai cittadini, che ha come conseguenza immediata la messa in discussione dei diritti di cittadinanza, è impossibile non vedere che siamo di fronte a un grande imbroglio. È pertanto necessario e urgente attivarsi per una grande mobilitazione che sappia togliere la maschera ad una riforma istituzionale demagogica e fatta in totale sprezzo della Costituzione repubblicana, una mobilitazione che sappia produrre una valanga di NO in grado di seppellirla ".