L’ennesima dimostrazione della pervicace volontà dell’esecutivo di abbandonare i più deboli al loro destino è il taglio del 50% al fondo per le politiche sociali del 2005, sul quale oggi è intervenuta la rottura tra Regioni, Enti Locali e Governo. 

L’annunciata correzione dei conti pubblici, la finanziaria in discussione che prevede ulteriori tagli al sistema delle Autonomie, si configurano sempre più chiaramente come un attacco frontale ai diritti di cittadinanza, ai servizi pubblici che questi diritti garantiscono, e alle condizioni materiali di vita dei lavoratori e dei pensionati. 

Lo sciopero generale è la risposta che le OO.SS. hanno già messo in campo. 

Noi riteniamo altresì utile nei prossimi giorni costruire occasioni di confronto, tra i sindacati delle nostre categorie e gli amministratori locali, al fine di individuare iniziative comuni che, nel rispetto delle reciproche autonomie, sensibilizzino la cittadinanza sulle drammatiche ricadute delle scelte del Governo sulla vita di tutti. 

Roma, 13 ottobre 2005