(051004) MANIFESTAZIONE
EUROPEA IL 15 OTTOBRE A ROMA CONTRO LA DIRETTIVA BOLKESTEIN: NOVITA'
Il voto del Parlamento Europeo sulla Direttiva per la liberalizzazione dei servizi nel mercato interno, la cosiddetta Direttiva Bolkestein, previsto per il 24 e 25 ottobre, ha subito un rinvio a gennaio 2006, dopo la burrascosa seduta della Commissione parlamentare del Mercato interno di martedì 4 ottobre scorso. Infatti, mentre la Commissione si apprestava a votare gli “emendamenti di compromesso” (riguardo ai quali trovate allegato il parere inviato dalla FP la scorsa settimana ai parlamentari europei) ,frutto della mediazione tra i gruppi parlamentari sui temi più controversi della direttiva, i parlamentari popolari, liberali e della destra presentavano nuovi emendamenti volti ad imporre, in via generalizzata, il principio del paese d'origine e ad impedire ogni limitazione al campo di applicazione della direttiva. Si è trattato di una grave infrazione procedurale che ha determinato il rinvio della votazione, ma, soprattutto, di un evento politico rilevante che pone fine ad ogni mistificazione dei conservatori e svela i veri obiettivi della direttiva: privatizzare tutti i servizi, spianare la strada alla concorrenza e demolire il modello sociale europeo, i diritti dei cittadini e dei lavoratori. L'esame della direttiva riprenderà, in Commissione, il 21 e 22 ottobre per arrivare all'aula del Parlamento solo il prossimo gennaio, quando sarà ormai scaduto il semestre di presidenza britannica. L'episodio in sé e il nuovo calendario stanno producendo un terremoto politico, il cui dato più eloquente è la rinuncia del Governo Blair ad insistere sulla tempestiva adozione della direttiva. Accanto a questa importante novità va segnalata la richiesta dei governi scandinavi affinché qualsiasi normativa sui servizi imponga il rispetto del diritto del lavoro, delle relazioni sindacali e dei contratti collettivi vigenti nel paese di destinazione. In questa situazione appare ancora più provocatoria la proposta del ministro La Malfa perché il governo Berlusconi anticipi, unilateralmente, l'applicazione della direttiva in Italia. La Funzione Pubblica CGIL considera, invece, necessario sfruttare la dilazione dei tempi per sviluppare nuove iniziative di contrasto alla direttiva Bolkestein, ampliare la discussione e la mobilitazione di lavoratori e cittadini, rafforzare le alleanze, a partire dagli Enti Locali che, riguardo alla politica dei servizi, oggi sono ricattati dalla legge finanziaria del governo Berlusconi e, domani, potrebbero addirittura essere esautorati dalle imposizioni liberiste della maggioranza di centro destra del Parlamento Europeo. Per queste ragioni, diventa ancora più importante segnare una grande visibile presenza della Categoria alla manifestazione nazionale di sabato 15 ottobre a Roma, nella quale, assieme alla Cgil, ai movimenti, alle associazioni del volontariato, ai rappresentanti degli Enti Locali, ancora una volta diremo no alla liberalizzazione mercantile dei servizi, alla concorrenza giocata sul dumping sociale, per affermare, invece, il valore irrinunciabile dei servizi pubblici a garanzia dei diritti universali dei cittadini e di quelli dei lavoratori. Il concentramento della CGIL è previsto alle ore 14.30 a Piazza della Repubblica, nello spazio antistante la Basilica di Santa Maria degli Angeli. Con l’occasione, vi ricordiamo, che nella mattinata di sabato 15 ottobre, si svolgerà un convegno promosso dalla Regione Lazio, dal Comune e dalla Provincia di Roma, che riunirà i rappresentanti degli enti locali che hanno presentato e votato mozioni contro la direttiva Bolkestein. L’iniziativa in Campidoglio, presso la sala Giulio Cesare, dalle ore 9 alle ore 13, vedrà la partecipazione del Segretario Generale della Funzione Pubblica, Carlo Podda.
P. la Segreteria Nazionale
PERCORSO DEL CORTEO
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