Roma, 28 maggio 2005
Oggetto:
Accordo sui rinnovi
contrattuali
Care
compagne, cari compagni
nella
tarda serata di ieri è stato raggiunto l’Accordo con il Governo sui
rinnovi contrattuali.
L’intesa riveste un’importanza straordinaria perché, oltre a consentire
l’avvio delle trattative per i rinnovi contrattuali, rappresenta la
sconfitta di quanti, come Governo e Confindustria hanno, in questi mesi,
lavorato al blocco generalizzato della contrattazione nel nostro paese.
L’accordo recupera appieno i contenuti della mediazione raggiunta nella
notte fra il 10 e 11 maggio e rende palesemente infondate e strumentali le
posizioni assunte dal Governo per addossare al sindacato giudizi di
irresponsabilità a fronte della situazione economica generale del paese.
Oltre
ad aver confermato i 100 € per i Ministeriali che corrispondono, per gli
altri comparti di contrattazione: Autonomie Locali 91.51 €/ Sanità 102.8
€/ Enti Pubblici non economici 120.7 €, si è fissata una ripartizione tra
salario fondamentale ed accessorio pari, rispettivamente, a 90 € e 10 €.
I 90 €,
rapportati ai minimi tabellari (Paga base e Contingenza) corrispondono ad
una rivalutazione del 6.6% e costituiscono, pertanto, un punto di
riferimento utile per il rinnovo degli altri contratti aperti, ad iniziare
da quello dei metalmeccanici.
La
definizione dell’aumento dei tabellari in questa misura, consentirà
un’operazione di rivalutazione dei minimi dei comparti con base di calcolo
più bassa, proporzionalmente superiore di quanto avverrebbe a seguito
della semplice rivalutazione salariale dovuta all’applicazione della
percentuale di incremento concordata.
La
necessità, infatti, di mantenere per tutti i comparti minimi tabellari
uguali, farà si che la rivalutazione salariale mensile del comparto
Autonomie Locali di 90 € sarà superiore al 6.6%.
Per
quanto riguarda, inoltre, agli stentorei annunci di questi giorni da parte
del Governo circa la necessità di finalizzare gli aumenti ad interventi
più stringenti, e per noi inaccettabili, in tema di produttività e
mobilità, come potete constatare dal testo, ci troviamo in presenza di
formulazioni generiche e che lasciano ampio margine alla possibilità di
confermare il nostro punto di vista nella gestione di questi temi.
Vanno
considerati, infine, nel merito dell’intesa, elementi assolutamente
positivi, il fatto che si sia riusciti a definire l’applicabilità della
stessa intesa per tutti i contratti (anche quelli del “settore pubblico
non statale”), che le decorrenze siano salvaguardate e che si siano
riusciti a respingere tutti i tentativi di introdurre, nell’Accordo,
elementi per noi intollerabili come il blocco della contrattazione
integrativa o modifiche al modello contrattuale.
Nelle
prossime ore concorderemo con CISL e UIL le modalità di consultazione
delle lavoratrici e dei lavoratori sull’intesa.
Vi
preghiamo, intanto, di diffondere comunque, fin da queste prime ore, le
nostre valutazioni tra le lavoratrici ed i lavoratori.
Va
sottolineato, infine, come anche grazie alla nostra capacità di
costruzione del consenso e della mobilitazione sulle nostre posizioni si
sia riusciti a respingere il tentativo più insidioso e per noi
inaccettabile, quello, cioè, di far saltare la tornata contrattuale.
Il
risultato è il frutto di un enorme lavoro compiuto in questi lunghissimi
mesi da parte di tutte le nostre strutture, lavoro di cui, sento di
sottolinearne, ancora una volta, il valore straordinario
Un
forte abbraccio ed un caro saluto
Carlo Podda
Segretario Generale FP CGIL
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