(050501)
Rinnovi
contrattuali impiego pubblico, Istat e retribuzioni
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COMUNICATO STAMPA DI CARLO PODDA - SEGRETARIO GENERALE FP-CGIL NAZIONALE All’indomani della formazione del Governo Berlusconi bis si torna a parlare di contratti del pubblico impiego. Sono trascorsi sedici mesi dalle scadenze contrattuali e questo Governo ritiene di poter ancora fare affidamento solo sulla politica dell’annuncio. In una situazione che ha travalicato qualsiasi limite di sopportazione e di decenza, siamo in attesa del periodico comunicato dell’Istat sull’andamento delle retribuzioni dei lavoratori dipendenti sul quale, come in passato, per l’ennesima volta sarà scritto che i lavoratori pubblici, anche se loro non se ne sono accorti, hanno avuto una sensibile crescita delle loro retribuzioni. Senza avere la palla di vetro, utilizzando correttamente i dati dell’ Istat siamo in grado di dimostrare che i dipendenti pubblici, ad eccezione dei militari e delle forze di polizia, dal 2003 ad oggi non hanno avuto alcun incremento dei loro stipendi come di può evincere dalla nota allegata. Ciò che in realtà l’Istat ha fatto nelle precedenti occasioni è prendere a campione (casualmente?) per misurare l’andamento delle retribuzioni, per l’appunto i militari e le forze di polizia: gli unici settori del comparto pubblico che avevano avuto il rinnovo contrattuale. Speriamo in questo modo di prevenire le abituali strumentalizzazioni dei dati volte a dimostrare che le richieste delle OO.SS. sono ingiustificate ed esagerate. Roma, 30 aprile 2005
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