(050308) 19 marzo 2005: Manifestazione europea per l’Europa sociale

I sindacati europei, la CES e i movimenti hanno dato vita, insieme, alla più grande manifestazione sindacale europea. Oltre centomila persone, per oltre tre ore, hanno sfilato per le vie di Bruxelles, in un corteo coloratissimo che ha richiesto con forza una vera Europa Sociale dicendo no alla direttiva Bolkestein, no alla riforma europea dell’orario di lavoro e no alla guerra.

La manifestazione ha visto la partecipazione di delegazioni foltissime, tra l’altro, dal Belgio, dall’Italia (in particolare dalla CGIL), dalla Francia, dalla Germania, dall’Olanda, dalla Spagna e dal Portogallo. E, novità forse assoluta, la presenza di lavoratori provenienti da molti paesi dell’Europa dell’allargamento. Hanno sfilato i polacchi sotto lo striscione di Solidarnosc, sloveni, croati, i metallurgici slovacchi, i cechi, una delegazione di Cipro.

La delegazione della Federazione Sindacale Europea dei Servizi Pubblici (FSESP) ha focalizzato le sue parole d’ordine contro la direttiva servizi e, in particolare, contro la riforma della direttiva orario di lavoro (“Una direttiva surreale come l’orologio di Dalì”).

Dal palco, oltre al segretario generale della Ces John Monks e al segretario della FSESP Carola Fischbach Pyttel  http://www.epsu.org/a/961  è intervenuta, a nome dei movimenti, Raffaella Bolini, dell’Arci.

La Funzione Pubblica CGIL ha partecipato con un’ampia delegazione sia nazionale che territoriale, guidata dal segretario generale Carlo Podda.

21 marzo 2005
 

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