(050201) STOP BOLKESTEIN! NOTA DI
CARLO PODDA - SEGRETARIO GENERALE NAZIONALE FP CGIL- ALLE SEGRETERIE REGIONALI E
TERRITORIALI FP CGIL La Campagna nazionale "STOP BOLKESTEIN! STOP GATS! UN'ALTRA EUROPA E' NECESSARIA" è stata presentata pubblicamente a Roma il 14 gennaio 2005 dal “Tavolo” costituitosi per promuovere in Italia una Campagna d’informazione e di mobilitazione contro la proposta di “Direttiva Bolkestein” e coordinarne gli sviluppi con quelli dell’omonima Campagna europea lanciata a conclusione del Forum Sociale Europeo di Londra (14-17 ottobre 2004). La nostra Federazione è tra le organizzazioni promotrici della Campagna ed è attivamente impegnata nella riuscita dell’iniziativa, in particolare nelle raccolta delle firme da inviare ai parlamentari italiani ed a quelli europei per riuscire a fermare l’approvazione della proposta di direttiva. Confermiamo, sulla scorta anche delle posizioni assunte dal Comitato direttivo della CGIL e dalla Federazione Sindacale Europea dei Servizi Pubblici, il proprio giudizio negativo sulla proposta di direttiva che ha l’obiettivo di portare la libera concorrenza e le privatizzazioni in tutte le attività di servizio, fino ai servizi pubblici, in particolare alla sanità ed ai servizi sociali. L'operazione viene condotta equiparando i servizi alle merci e limitando la capacità di intervento degli stati e degli enti regionali o locali, che perdono così ulteriori canali di controllo politico sull'attività economica e sul sociale. L'effetto sarà quello di erodere il welfare pubblico a tutto vantaggio dei sistemi privati. La proposta di direttiva usa come metodo, il «principio del paese di origine» per cui un prestatore di servizi sarà soggetto alla legislazione del paese in cui risiede legalmente e non più anche a quella del paese in cui presta il servizio. Il risultato sarà l’abbandono della politica di armonizzazione dei sistemi economici e sociali e la delocalizzazione delle imprese verso paesi in cui le normative sul lavoro e la protezione sociale sono meno gravose, con l'effetto di limitare i diritti dei lavoratori e peggiorare le condizioni d'uso dei servizi. Al momento la Bolkestein è in discussione alla commissione Mercato interno del Parlamento europeo (oltre ad altre sei commissioni che dovranno formulare un parere) e al Gruppo Competitività e Crescita del Consiglio europeo (in pratica gli stati membri). Il 2 febbraio il presidente della Commissione europea José Manuel Durao Barroso presenterà le sue «linee guida» per rafforzare il mercato interno dell'Unione, e tra queste linee una posizione di primo piano spetta proprio proposta di direttiva. Per questo dobbiamo fare sentire la nostra voce verso il governo italiano, i parlamentari italiani, i parlamentari europei. Per questo invitiamo le strutture regionali e territoriali ad attivare, assieme alle altre categorie nazionali della CGIL (FIOM, FLC, FILCEM) che hanno sottoscritto l’appello, ed alle strutture locali delle organizzazioni e delle associazioni firmatarie, l’apertura di tavoli locali con cui organizzare iniziative per la raccolta di firme. Vi ricordiamo che il 19 marzo 2005, a Bruxelles, in occasione del Consiglio europeo di primavera vi saranno, ad oggi, due manifestazioni che avranno tra le parole d’ordine quella del rifiuto della direttiva Bolkestein: una della Confederazione Europea dei Sindacati ed una del Forum Sociale Europeo. E’ chiaro che il nostro impegno è di giungere ad una sola, grande, manifestazione europea. 1 febbraio 2005
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