ORDINE DEL
GIORNO N. 16
Scuola Nazionale
Cinema – Centro Sperimentale Cinematografia
L’attuale crisi che sta investendo l’Italia, frutto non solo
di una crisi congiunturale, ma anche di scelte sbagliate da
parte dell’attuale governo, ha una ricaduta preoccupante sulle
decisioni in politica economica e sul varo della Legge
finanziaria, che ha prodotto drastici tagli al FUS, il fondo
Unico dello Spettacolo, principale fonte di risorse della
fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, come
stabilito dal Decreto Legislativo n. 426 del 1997.
Il CSC, che può
essere annoverato tra i più importanti centri di cultura
cinematografica a livello mondiale, rischia di dover
ridimensionare le diverse attività, con grave danno al
rilancio dell’istituto che si è andato operando, pur tra
molteplici difficoltà, negli ultimi anni, anche a seguito
della trasformazione dell’istituzione da Ente Parastatale a
Fondazione di diritto privato.
Trasformazione
che ha determinato anche scelte non sempre condivise da parte
della Cgil aziendale, ma che tuttavia ha visto
complessivamente un incremento delle attività, insieme ad un
accrescimento della qualità dei servizi.
Tali tagli
destano preoccupazione tra i lavoratori del Centro, che
rischiano non solo di vedere svilite le proprie potenzialità
in termini di contributo e di crescita professionale, ma di
subire l’arresto di un processo di “modernizzazione” con gravi
conseguenze anche nel futuro immediato.
Se infatti non
sarà possibile proseguire nell’intento di far crescere
l’istituzione (che cura in particolare la formazione degli
operatori del settore cinematografico e la conservazione, il
restauro e la diffusione del patrimonio cinematografico
nazionale), si prospetta il grave rischio di un indebolimento
della funzione del CSC, con pesanti ricadute sul lavoro dei
dipendenti.
Il tutto avviene
nell’incapacità di elaborare un credibile progetto di rilancio
da parte dell’attuale C.d.A. della Fondazione limitandosi ad
operare una esclusiva politica dei tagli che gravano
esclusivamente sui lavoratori ed utenti nefasta prospettiva di
concludere la settentennale esperienza del Centro Sperimentale
di Cinematografia patrimonio culturale dell’intero Paese.
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