Quesito
Veterinario dipendente pubblico, 43 anni, 15 anni di contributi: fra 20 anni
avrò 35 anni di contributi e 63 anni di età. Ha senso oggi riscattare i 5 anni
di laurea?? E se rendessero obbligatori, come sembra, i 65 anni per andare in
pensione?? E’ vero che potrebbero innalzare i 40 anni a 45 anni per poter andare
in pensione indipendentemente dall’età (chi si laurea avrà comunque almeno 68-70
anni!!!!)
Grazie in anticipo per
eventuali Vostri suggerimenti.
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risposta
Per poter decidere in
merito, occorre riflettere in base all’attuale normativa e ipotizzare i
possibili scenari in base ai seguenti punti:
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Avendo 15 anni di
contributi al 2006, dovresti avere circa solo 4 anni di contributi prima del
1995, data dirimente per separare il sistema di calcolo della pensione da
retributivo a contributivo.
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Andrai pertanto in
quiescenza con il cosiddetto sistema misto, retributivo per gli anni maturati
prima del 1995, e contributivo per tutti quelli successivi.
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Mentre per la parte
riguardante il retributivo, vale l’ultimo stipendio, per il contributivo, che
maggiormente ti riguarda, la pensione viene calcolata in base alla quantità
dei contributi versati, vale cioè il principio secondo il quali “più si versa
più si trova alla fine”;
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Il riscatto della laurea
ti porterebbe in dote ulteriori 5 anni con il sistema retributivo, più
conveniente, ma il problema principale è dato dal costo e dalla compatibilità
a sostenerlo:
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5 anni di riscatto di
laurea, ai soli fini previdenziali, se chiesti adesso, ti costerebbero intorno
(se non oltre) ai 50.000 Euro. Siccome presentare domanda di riscatto non
costa niente e non comporta obblighi futuri, appare opportuno presentare
subito la richiesta di riscatto, per poi decidere al momento di aver saputo il
costo dell’operazione, nonché le modalità di pagamento;
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Infine, appare
presumibile ipotizzare fra 20 anni una età pensionabile intorno ai 70 anni;
così come appare altrettanto presumibile che si potrà anticipare tale età
pensionabile con forti penalizzazioni sul calcolo di pensione. Pertanto, la
possibilità di anticipare la messa in quiescenza con una pensione decente sarà
direttamente proporzionale a quanto si sarà precedentemente versato (riscatti,
previdenza complementare, etc.).
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