COMUNICAZIONE STAMPA
Apprezziamo molto che il Ministro Livia Turco, nell’audizione alla commissione Affari Sociali di ieri, abbia messo fra le sue priorità (naturalmente) il rafforzamento del SSN pubblico ed universale, e che abbia indicato nella strutturazione del territorio uno dei passaggi fondamentali per questo obiettivo. Ce n’è veramente bisogno, dopo anni che se ne parla non si è ancora realizzata una organizzazione del territorio, nella lettera di quanto già previsto dalla 229/99, in grado di offrire risposte assistenziali adeguate alle nuove esigenze ed in grado di controbilanciare la deospedalizzazione senza limitare l’assistenza ai cittadini. Strutturare il SSN nel territorio quindi, strutturare i distretti ed i centri di salute per farli diventare il primo posto che viene in mente al cittadino quando ha un bisogno di salute. La direzione indicata e descritta dal Ministro è quella giusta: promuovere su tutto il territorio nazionale le Case della Salute. In questa ottica, l’organizzazione deve essere pubblica ed all’interno del distretto. E la medicina generale deve stare dentro questa organizzazione. Solo così si garantisce la paritaria collaborazione di tutte le figure mediche di MG e specialistiche, del personale infermieristico e riabilitativo, del personale amministrativo a supporto dell’organizzazione delle cure primarie. Ciò consente che i medici tornino a fare completamente i medici, sgravandosi da incombenze burocratiche, e consente, una riduzione dei disagi ai cittadini con risposte rapide e multidisciplinare e una economia di spesa. Insomma un’assistenza territoriale efficace. Ben venga la conferenza nazionale delle cure primarie, c’è bisogno di fare chiarezza sulle molto diversificate situazioni regionali e combattere soprattutto ogni deriva privatistica delle cure primarie. Questa tentazione colpisce purtroppo anche Regioni storiche di centro-sinistra che a volte creano “strutture cooperative” (?) a cui viene delegata privatisticamente l’assistenza primaria. Ma ora certamente terranno conto del programma del Ministro Turco e del Governo. Le connivenze, i conservatorismi, le inerzie e le arretratezze (anche culturali) indicati dal Ministro, che si sono frapposti allo sviluppo del territorio, li troveremo ancora, ma sosterremo la sua determinazione per dare un futuro al sistema sanitario nazionale.
Roma, 30/06/2006
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