Dichiarazione di Massimo Cozza,
segretario nazionale FP CGIL Medici
L’odierna nomina di Livia Turco a Ministro
della Salute rappresenta una buona scelta, da verificare nei fatti.
Finalmente la sanità pubblica potrà essere
nuovamente difesa politicamente, a partire dal finanziamento e dalla
unitarietà nazionale del servizio, contro la devolution.
Tre sono invece i primi temi riguardanti in
via prioritaria l’area medica e veterinaria, sui quali chiederemo un
confronto, fin dai primi cento giorni di Governo: la rapida modifica ed
approvazione del contratto 2004-2005, un rilancio della esclusività di
rapporto ed una nuova normativa per l’ordine dei medici.
Un primo atto del nuovo Ministro della
Salute, insieme al Ministro della Funzione Pubblica, dovrebbe essere una
verifica, con le Regioni e l’Aran, della possibilità di una rapida
modifica ed approvazione dell’ipotesi di accordo per i medici ed i
dirigenti della sanità pubblica, per il secondo biennio economico
2004-2005, che la CGIL non ha firmato.
Si tratta in primo luogo di non penalizzare
i medici ospedalieri costretti a fare più guardie notturne per
riguadagnare i loro soldi tolti dal trattamento fondamentale, ed ancor più
medici ospedalieri non soggetti a guardie ed i medici del territorio. E,
in secondo luogo, di non mortificare la professionalità degli ex
assistenti, e di tutti coloro che hanno meno di 15 anni di anzianità.
Va infine sottolineato che la partita
contrattuale non si gioca solo sulla rapida modifica ed approvazione del
biennio economico 2004-2005, ma la volontà del Governo Prodi si potrà
misurare subito a partire dal Dpef, che dovrà reperire le risorse
necessarie al rinnovo del biennio 2006-2007, che doveva essere già chiuso
entro il 31 dicembre 2005.
Roma, 17 maggio 2006
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