Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 

No al contratto del gambero, scioperi confermati

 

La proposta presentata questa mattina dall’Aran per il rinnovo del II biennio economico 2004-2005 fa un passo in avanti sul tabellare e due indietro sul fondamentale, lasciando senza risposte positive le nostre richieste sulla valorizzazione della professionalità e sulla rivalutazione dell’ora di straordinario. 

L’equiparazione del tabellare agli altri dirigenti dello stato (+141 euro) è una proposta che accoglie quanto richiesto nella piattaforma della FPCGIL Medici. 

Inaccettabile è invece lo spostamento del 20% dal fondamentale al disagio, arrivando ad una suddivisione che vede il 70% sul fondamentale ed il 30% sull’accessorio (produttività+disagio). 

In sostanza a tutti i medici e veterinari con una mano viene tolta retribuzione certa e pensionabile (fondamentale), che può essere ridata ai medici, attraverso incerto salario incerto (accessorio), solo se effettuano guardie notturne. 

Le risorse del fondamentale devono invece essere destinate per valorizzare l’esperienza professionale, mentre il 10% fissato per la produttività va finalizzato al disagio rappresentato dalle guardie notturne e festive, dalle pronte disponibilità, dall’assistenza domiciliare dei medici del territorio e dei veterinari, e dai Dipartimenti di Emergenza-Urgenza. 

Negativa è stata anche la proposta dell’Aran di voler rivalutare del 5,01% l’ora di straordinario, invece di rapportarla al nuovo tabellare. 

Considerato quanto emerso oggi al tavolo della trattativa, sono confermati gli scioperi decisi unitariamente da tutte le organizzazioni sindacali mediche, di 24 ore per il 13 febbraio e di 48 ore il 27 e il 28 febbraio, se entro il 10 febbraio non si arriverà alla sottoscrizione dell’intesa. 

Comunque nei primi giorni della prossima settimana sono previsti serrati incontri presso l’Aran per verificare la possibilità di arrivare ad un accordo accettabile, che consenta ai medici ed ai veterinari il diritto ad un contratto che attendono da 25 mesi. 

Roma, 31 gennaio 2006