Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL MediciOrmai siamo arrivati al contratto delle beffe
Oggi all’Aran si è svolto l’ultimo incontro prima della non stop prevista per il 7 marzo, che dovrebbe portare alla chiusura del II biennio economico 2004-2005, con ben 26 mesi di ritardo. E’ stata ridefinita un’allocazione delle risorse contrattuali che consentirà all’Aran di presentare nei prossimi giorni una proposta finale, a partire dalla quale si dovrebbe arrivare alla firma entro la prossima settimana. Alla luce delle proposte presentate, è ormai sempre più evidente che siamo arrivati al contratto delle beffe. Da un lato ci vengono sottratte risorse certe dal tabellare e dalla professionalità, dall’altro lato il problema del disagio non viene risolto. E’ stata abbandonata la via vincente di definire con certezza le risorse a livello nazionale, e quello che era certo per tutti, pensionabile e valido per il TFR, diventa incerto, da ridefinire e da raggiungere a livello aziendale. Emblematico è il caso delle risorse tolte dal trattamento fondamentale che i medici si possono riguadagnare solo se effettuano più guardie notturne , con valore diversificato a secondo delle aziende dove lavorano. I medici ospedalieri e del territorio non hanno risposte alle loro condizioni di disagio, come ad esempio chi lavora nei Dipartimenti di Emergenza-Urgenza oppure chi non ha i mezzi per effettuare l’assistenza domiciliare. Chi ha più di 15 anni di esperienza professionale, una volta superata positivamente una nuova valutazione, avrà un aumento di soli 61,46 euro lordi mensili, e nulla per chi ha meno di 15 anni. Tutti i medici ed i veterinari avranno un tabellare ancora più basso rispetto a quello degli altri dirigenti dello stato, allontanando l’obbiettivo della equiparazione. Purtroppo è il caso di dire che “avevamo ragione noi” a chiedere di destinare il 90% per il trattamento fondamentale ed il 10% per l’accessorio, così come ottenuto in tutti gli altri settori del pubblico impiego. Roma, 28 febbraio 2006
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