Dichiarazione di Massimo Cozza,
segretario nazionale FP CGIL Medici
Rinvio trattativa medici al 22 febbraio, un atto dovuto
Il rinvio della
trattativa per i medici ed i dirigenti sanitari relativa al secondo
biennio economico 2004-2005, rappresenta un atto dovuto a fronte del
Congresso nazionale della FP CGIL che si svolgerà da 14 al 16 febbraio,
così come da prassi consolidata e valida per tutti i sindacati.
Si tratta infatti di
una assise che si svolge ogni quattro anni e durante la quale si
definiscono, con la partecipazione anche dei medici, le scelte di politica
rivendicativa sia gli organismi, nonché l’individuazione del Segretario
Generale.
Queste le ragioni del
rinvio dell’incontro già fissato per il 14 febbraio, solo in seguito a
formale richiesta da parte della FP CGIL, e della decisione da parte dell’Aran
dello spostamento della convocazione per i medici per la mattina del 22
febbraio.
Se c’è la volontà
politica di chiudere l’odissea contrattuale dei medici che si trascina dal
31 dicembre 2003, non saranno certo tre giorni di pausa ad impedirlo.
E’ invece nel merito
delle proposte presentate dalla parte pubblica che dissentiamo
profondamente.
Si persegue una
politica di monetizzazione del disagio senza risolverlo, si rompe il
principio di equità con gli altri operatori sanitari, e si penalizzano gli
stessi medici e veterinari.
Viene infatti tolta a
tutti i medici ed ai veterinari, retribuzione certa, pensionabile e valida
per il trattamento di fine rapporto (circa 40 euro al mese), e viene
ridata ai medici solo se effettuano guardie notturne. Si riproduce
nuovamente una sperequazione in basso del tabellare dei medici rispetto a
quello degli altri dirigenti. Per la valorizzazione della professionalità
vengono lasciati pochi euro.
Cercando di salvare il salvabile, abbiamo
solo ottenuto una rivalutazione dello straordinario rispetto al nuovo
tabellare, anche se a partire dall’entrata in vigore del secondo biennio,
ed abbiamo verificato la possibilità con l’Aran che coloro che non
possono, anche volendo, effettuare le guardie notturne, come ad esempio i
veterinari e i medici del territorio, potrebbero conservare i 40 euro
destinati alle guardie notturne impegnandoli nel trattamento fondamentale.
L’Aran ci ha risposto positivamente ma ovviamente ci dovrà essere
l’accordo della maggioranza dei sindacati.
Roma, 10 febbraio 2006
|