Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 

Intramoenia allargata, Si alla scadenza perentoria, No agli spazi privati

 

L’incontro di ieri al Ministero della Salute, ha visto la nostra condivisione della scelta della Ministra Livia Turco di non concedere più proroghe alla libera professione intramoenia allargata, e pertanto di ritenere perentoria la scadenza del 31 luglio 2007. 

Abbiamo altresì apprezzato la decisione assunta dalle Regioni di dotarsi di uno specifico piano regionale entro il 31 gennaio 2007, sulla base del quale a loro volta le aziende sanitarie dovranno definire i piani attuativi entro il 28 febbraio 2007. 

In questo percorso virtuoso un’altra buona notizia è rappresentata dalla disponibilità complessiva di 552 milioni di euro ancora da dedicare per la realizzazione degli spazi mancanti per consentire la libera professione intramuraria. 

            Positiva è poi la scelta di equità delle tariffe, e di affidare sempre la gestione dell’attività libero professionale all’azienda, che diventerà pertanto l’unico luogo di prenotazione delle visite attraverso il Cup, e di pagamento delle prestazioni. 

            Nel caso al 31 luglio 2007 non sia stato possibile reperire gli spazi/tecnologie  indispensabili, siamo invece in disaccordo, come peraltro la maggioranza degli altri sindacati, al “ricorso da parte della stessa azienda sanitaria a strutture private (non accreditate) con le quali stipulare appositi contratti o convenzioni”, così come scritto nel documento consegnato dal Ministero e così come illustrato dal sottosegretario Zucchelli. 

Si determinerebbero infatti nuovi costi ed ulteriori disagi per i cittadini e per i medici, costretti a recarsi provvisoriamente in altre strutture private. 

            Abbiamo invece proposto, così come peraltro previsto dalla legge 248 dell’8 agosto 2006, la nomina di un commissario ad acta per la libera professione intramuraria, per le aziende risultate inadempienti alla data del 31 luglio 2007. 

            In attesa del tempo strettamente necessario che il commissario ad acta completi il reperimento degli spazi necessari, appare più opportuno che sia provvisoriamente consentito ai medici di continuare ad esercitare la libera professione intramuraria allargata nei propri studi, fermo restando che il cittadino dovrà prenotarsi al Cup aziendale e pagare presso l’azienda.

 

Roma, 22 novembre 2006