Intramoenia “allargata”: un anno per mettersi in regola
(Comunicato 17 del Ministero della Salute). Nell’ambito degli emendamenti del Governo al disegno di legge di conversione del decreto legge 223 del 4 luglio scorso (cosiddetto “decreto Bersani”) è stato inserito, su iniziativa del Ministro della Salute Livia Turco, un emendamento che stabilisce l’obbligo del completamento degli interventi strutturali necessari ad assicurare l’esercizio dell’attività libero professionale intramuraria entro dodici mesi dall’entrata in vigore della legge.
“Viene così finalmente stabilito – ha dichiarato il Ministro Turco - un tempo massimo per le Asl e le Aziende ospedaliere per predisporre spazi idonei all’interno delle strutture pubbliche per l’attività libero professionale dei medici. Si pone quindi un limite temporale determinato alla possibilità di esercitare la libera professione intramoenia anche al di fuori delle strutture pubbliche (la cosiddetta intramoenia “allargata”), come è avvenuto in moltissimi casi proprio per la mancata predisposizione di spazi adeguati interni agli ospedali pubblici. Questo nonostante vi fossero risorse finanziare dedicate di cui, infatti, risulta ancora non speso il 50%, per un totale di 412 milioni di euro non ancora utilizzati e che auspichiamo siano ora rapidamente impiegati da parte delle Asl fino a oggi inadempienti”. “Con lo stesso emendamento – ha sottolineato Turco - si stabilisce che l’attività libero professionale non potrà superare sul piano quantitativo l’attività ordinaria svolta nell’anno precedente. Inoltre, anche ai fini della riduzione dei tempi d’attesa, sono affidati alle Regioni, nell’esercizio delle loro competenze, i controlli sulle modalità di svolgimento della libera professione, prevedendo la possibilità di interventi sostitutivi con la nomina di commissari ad acta nelle Aziende sanitarie che non garantiranno un corretto equilibrio tra attività istituzionale e attività libero professionale”.
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