Dichiarazione di Massimo
Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
ESCLUSIVITA’, POLEMICHE
FUORI LUOGO
Fuori luogo e strumentali, a
danno dei cittadini e dei medici che credono nella sanità pubblica, sono
gran parte delle polemiche apparse oggi sulla stampa in merito alla proposta
di esclusività per i primari avanzata dalla Ministra Livia Turco.
Appaiono sconcertanti i
commenti che accusano la proposta della Turco di demagogia e di voler punire
i primari, quando il principio della esclusività del rapporto di lavoro per
i propri dirigenti è fondamentale per ogni azienda, e lo è ancora di più se
il fine è la tutela della salute.
Affermare poi che i migliori
se ne andranno, è completamente privo di fondamento. Basti pensare che,
nonostante l’esclusività “irreversibile” introdotta dalla Bindi, e poi
malauguratamente eliminata da Sirchia, circa il 95% dei medici è rimasto a
lavorare esclusivamente nel pubblico, e non risultano autolicenziamenti dei
medici più bravi.
La verità è che la maggioranza
dei medici è interessata a lavorare bene nel servizio pubblico, e che il
reale interesse dei cittadini è di essere curati da medici, motivati
professionalmente ed economicamente a lavorare esclusivamente negli ospedali
pubblici.
Esclusività non significa poi,
come erroneamente commentato da alcuni, divieto di libera professione,
peraltro esercitata solo dalla metà della categoria, ma questa va svolta
all’interno delle strutture pubbliche, e non deve diventare una via
obbligata ed iniqua dove i cittadini devono pagare per superare le liste di
attesa.
Rimane comunque ferma la
nostra critica alla proposta della Turco, in quanto limitata solo ai
primari, lasciando fuori i responsabili di strutture semplici e tutti gli
altri dirigenti medici che quotidianamente sono impegnati nella sanità
pubblica.
Roma, 7 agosto 2006
|